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Mida 2019

83ma Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze

MIDA 2019 – 83ma Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze

UpGroup vi Aspetta  per l’ 83ma Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, che completamente rinnovata nella veste e nei contenuti, andrà in scena dal 24 Aprile al 1°Maggio nei 55mila metri quadrati della Fortezza da Basso.

Mida 2019 Firenze

 

 

 

 

Più di 30 anni fa, nell’ambito dell’edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato del 1981, Enzo Mari descriveva con grande efficacia le tante sfaccettature del lavoro artigiano.
Oggi la complessità del lavoro artigiano è aumentata in maniera esponenziale.
Alle attività tradizionali, comunque mutate con l’affermazione delle nuove tecnologie della produzione e comunicazione digitali, si sommano altri scenari di intervento e necessità di produzioni maggiormente sostenibili …
In UpGroup abbiamo molto a cuore il nostro pianeta… è l’unico che abbiamo a disposizione.

UpGroup già nel 2008  , precorrendo come sempre i tempi approfondiva le tematiche legate  alle economie circolari con Vaso Vago, Vaso in Marmo disegnato da Paolo Ulian. Un vaso dall’aspetto indefinito :vago,.Apparentemente non ci rivela una sua logica interna. La sua forma finale invece é la naturale conseguenza della modalità di lavorazione con cui sono stati ottenuti i pezzi che lo compongono. I 24 anelli che formano il vaso sono ricavati da tre lastre di cm. 60 x 60 in marmo bianco di Carrara tagliate a getto d’acqua. La disposizione concentrica degli anelli sulla lastra consente di ridurre gli scarti di materiale lavorato.

I mille volti di MIDA 2019

la nuova Mostra Internazionale

 dal 24 aprile al 1 maggio alla Fortezza da Basso

Firenze, 18 febbraio 2019. Punta tutto sulla qualità l’83ma Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, che completamente rinnovata nella veste e nei contenuti, andrà in scena dal 24 Aprile al 1°Maggio nei 55mila metri quadrati della Fortezza da Basso.

Per riqualificare la Mostra, Firenze Fiera supportata da un Comitato scientifico formato da una équipe di esperti, ha scelto di lavorare a una più accurata selezione degli espositori, avviando nuove collaborazioni con istituzioni pubbliche .

 

dida

New perspectives of making

Craft design in the circular economy scenario

Premessa

Più di 30 anni fa, nell’ambito dell’edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato del 1981, Enzo Mari descriveva con grande efficacia le tante sfaccettature del lavoro ar- tigiano.

Oggi la complessità del lavoro artigiano è aumentata in maniera esponenziale.

Alle attività tradizionali, comunque mutate con l’affermazione delle nuove tecnologie della produzione e comunicazione digitali, si sommano altri scenari di intervento – artigianato digitale, fenomeno makers in tutte le sue sfaccettature, design autoprodotto, necessità di produzioni maggiormente sostenibili …

Da qui la necessità di cominciare analizzare in profondità alcuni di questi scenari nella consapevolezza della inevitabile parzialità del racconto e della continua trasformazione in atto. In ciò coinvolgendo, di volta in volta, i principali attori e con una particolare attenzione alla realtà locale anche nell’ottica del- la candidatura di Firenze come città creativa Unesco per Craft and Folk Art.

Obiettivi dell’esposizione

Così in occasione della mostra Internazionale dell’Artigianato, profondamente rivista nell’edi- zione 2019, potrebbe essere interessante realizzare un’esposizione finalizzata a:

  1. mostrare una prima Mappatura del nuovo artigianato – New perspectives of making -, magari presentando un esempio emblematico per ognuna delle categorie Ciò come prima tappa di un percorso che, nel tempo, potrebbe far luce sulle altre declinazioni e sulle trasforma zioni in atto e future;
  2. affrontare una delle fenomenologie del nuovo Craft design in the circular economy scenario finalizzata a presentare le nuove forme di artigianato che si stanno sviluppando nell’ambito dell’economia circolare.

In dettaglio la mostra presenta il con- tributo dell’Italia alla sostenibilità ambientale e, in particolare, all’economia circolare – per cui il nostro paese è all’avanguardia nel mondo – at- traverso l’esposizione di prodotti di artigianato che nascono dal riuso e riciclo di scarti e sfridi di produzione industriale o derivanti da altre filiere Il tutto con una particolare attenzione al contributo del design.

Economia circolare, contributo ad un nuovo artigianato

In un contesto di risorse limitate, con una continua crescita della popolazione mondiale, il modello economico lineare – che consiste nell’estrarre le risorse, produrre beni, poi consumati ed infine gettati – genera una pressione crescente sul nostro ambiente e sulla società. Questa traiettoria lineare si è ormai rivelata insostenibile come dimostrano le conseguenze provocate dal cambiamento climatico, l’inquinamento e l’enorme quantità di scarti, le disuguaglianze crescenti tra le nazioni ricche e quelle povere.

L’economia circolare rappresenta un modello alternativo possibile come sistema di produzione, scambio e consumo finalizzato ad ottimizzare l’utilizzazione delle risorse in tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto o servizio, ciò riducendo l’impatto ambientale e contribuendo al benessere degli individui e della collettività.

L’economia circolare è frutto d’innovazione tecnologica legata alla elaborazione di strategie per la raccolta differenziata, la definizione di soluzioni di riciclo, la creazione di sinergie tra filiere, non solo del manifatturiero. Ma è innanzitutto una questione di carattere culturale, di educazione, di diffusione di corretti modelli di consumo.

Nello scenario circolare una tematica importante appare quella del riuso e del riciclo degli scarti di produzione – della filiera manifatturiera e agricola -, che producono e produrranno processi industriali ma anche nuove forme di artigianato.

Qualche esempio

Numerosi sono gli esempi che possono essere citati; tra questi ci piace richiamarne 3 che mostrano alcune delle molte sfaccettature della tematica.

  • Produzione artigianale utilizzando scarti di produzione industriale.

Lorenzo Damiani, D.L. 152, produzione Fornasier Luigi, 200

Ciotole in vetro di Murano trasparente, soffiato.

Possibile partnership

  • Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Architettura / Design Campus

con il coinvolgimento possibile delle altre scuole pubbliche che operano sul design (Isia – Istituto Superiore Industrie Artistiche e Accademia di Belle Arti di Firenze)

  • Aziende artigianali che operano nel settore dell’economia circolare – Come UpGroup

Consorzi che operano su riciclo e riuso (Rilegno, Conai, Comieco CoReVe,…) Aziende del settore del trattamento dei rifiuti: Alia, Revet … (solo per restare alla Toscana) Associazioni ambientaliste (Legambiente …)

 

Alcuni Riferimenti